Ho scoperto da poco che MTV ci tradiva...tradiva noi gli anime ed i manga ma specialmente il Giappone..
Sappiamo tutti di come Italia 1 ha distrutto il nostro mondo mangoso..ma MTV non sembrava così eppure...è così!
L'OASI PERDUTA
(ANCHE MTV CI HA TRADITI)
Salve, utenti del Bazar! Grazie a Mari m’immetto nel mondo degli “articolisti anticensura” XD, affiancandomi di Kojiro. Come avrete potuto notare, lui si è occupato principalmente delle censure di casa mediaset, oltre che della censura in generale. Io ho deciso di intitolare questo primo pezzo (magari augurandomi che potrò collaborare ancora XD) “L’oasi perduta”, in quanto il mio discorso ha ad oggetto una delle c.d. “tv libere”, cioè Mtv. A dispetto di quel che si possa pensare, e contrariamente a quel che era originariamente il comportamento di questa rete, fino a qualche anno fa, anch’essa ha subito (e, anzi, come vi dirò, si è fatta partecipe de) la prevaricazione degli amanti delle forbici
I BEI TEMPI ANDATI
Come è noto, Mtv dedica il martedì sera all’anime Night, un’ora e mezza di palinsesto incentrata sulla produzione cartoonistica made in japan, un’iniziativa che fece la gioia di molti di noi appassionati “otaku” italiani, consentendoci di godere la visione di Anime in versione originale (sigle comprese), senza tagli né censure, in netta contrapposizione al tenore della programmazione Mediaset e Rai: abbiamo così avuto la fortuna di vedere capolavori come Neon Genesis Evangelion, I cieli di Escaflowne, Kare kano, nella stessa versione (quantomeno video) cui avevano assistito i Giapponesi in madrepatria. Dalla nascita dell’AN sino a circa due anni fa, questo canale costituiva, dunque, l’oasi felice degli amanti dell’animazione giapponese, in particolare, seppur inconsapevolmente, di coloro che ancora non conoscevano la potenza del web. Credo che, per molti di noi, quell’intervallo tra le 21 e le 22.30, abbia rappresentato un settimanale momento di relax estatico e di partecipata espressione di una nostra passione: la passione per un ottimo prodotto di una cultura diversa e lontana dalla nostra, che, sebbene a fatica, ha fatto nel corso degli anni strada negli interessi artistici occidentali. Tutto ciò, nonostante, al contrario dei Giapponesi, per i ¾ degli occidentali, gli anime e i manga sono un sottoprodotto per bambini, non un’opera d’arte o, quantomeno, una forma di letteratura illustrata.
LA RESA
Orbene, nonostante queste raggianti ed incoraggianti premesse, anche quest’oasi s’è prosciugata, anche Mtv ha ceduto le armi al Censore, ha firmato la resa, il “virus mediaset” ha contagiato anche loro, quelli che credevamo gli strenui difensori del diritto ad una fedele riproduzione delle opere d’oltreoriente.
Probabilmente, ciò sorprenderà (e sconvolgerà) voi lettori (o alcuni di voi), almeno quanto ha sconvolto me e altri miei amici, quando abbiamo fatto questa triste scoperta.
Si erano già avuti i primi sospetti qualche tempo fa, con anime come GTO e Last Exile (eh già, anche questi hanno subito tagli e modifiche su Mtv), ma la conferma piena ed inconfutabile è arrivata in questi ultimi mesi con la nuova AN.
Con la fine di Inuyasha e di Garo, è partita una nuova programmazione, che ha comportato, a partire dal 4 Dicembre 2007, la trasmissione di due nuovi ed inediti anime di successo, ovvero Black Lagoon e Gintama. Ebbene, la grande scoperta fu fatta proprio a causa di Black Lagoon: senza fare spoiler, dirò brevemente che esso ha ad argomento le avventure di un gruppo di mercenari (la Lagoon company), che agiscono nel mare dell’Indonesia, ai limiti (e anche oltre) la legalità; è intriso di violenza e volgarità, ovviamente volute, con l’intento di mostrare, al di là di una bella storia, le molteplici sfaccettature del Mondo e dell’Essere Umano. Ogni puntata è caratterizzata da un linguaggio molto spinto e forbito (è il primo anime in cui ho sentito una bestemmia!) e da una dose di violenza quasi splatter in alcuni tratti. Insomma, di certo, non adatto all’orario preserale. Appunto per questo, con gli altri otaku che conosco, sprizzavamo gioia da tutti i pori al pensiero di una simile opera in onda su Mtv, confidando nel tardo orario.
Sennonché, pretendevamo troppo, a quanto pare.
Infatti, inizialmente, facendo gli opportuni confronti con le versioni originali, scoprimmo facilmente le differenze sia nell’adattamento, sia nei dialoghi: più della metà delle frasi spinte (che caratterizzano la portata stessa dell’anime, non sono un semplice capriccio dell’autore) sono state addolcite ed edulcorate! Certamente, non era necessario tradurre letteralmente una bestemmia (nella seconda puntata), ma nemmeno cancellarne totalmente la presenza; essa è stata, infatti, sostituita con un’affermazione che non c’entrava assolutamente nulla, quando sarebbe stato sufficiente inserire una semplice parolaccia. Meglio di niente. Procedendo con le puntate le censure si facevano sempre più evidenti e le nostre ricerche aumentavano, lo scambio d’informazioni si faceva più fitto. In tal modo, sollevammo sempre più veli, scoprendo cose allucinanti, che ci lasciarono sgomenti.
ANCHE NANA? FMA? GTO? IMPOSSIBILE!
(E INVECE...)
Lanciato il sasso in acqua, le onde si allargano velocemente; il sospetto fu immediato: hanno censurato solo BL? La domanda mi sembrava retorica, eppure un barlume di speranza volevamo lasciarlo acceso. Così la delusione fu più pesante: pian piano, le indagini rivelarono due novità irritanti.
In primis, venimmo a sapere che anche altri Anime emmetiviani furono immolati sull’altare del Dio Censore, in modo meno palese di BL, perciò più arduo da evidenziare: Nana, GTO, Last Exile, Wolf’s rain, Kenshin, Aquarion, Fullmetal Alchemist, le cui tracce audio nei Dvd erano parzialmente diverse dalla versione in onda su Mtv. Bisogna, però, risconoscere che la Shion Vision fu onesta e specificò che per Wolf’s rain esistevano due tracce audio diverse, di cui una uncensored.
Nella maggior parte dei casi la censura aveva ad oggetto parolacce (come in FMA, Last exile, Wolf’s rain), in altri contenuti religiosi (Aquarion), in altri riferimenti sessuali( GTO, un esempio: il rafano di Gunma) o anche storie ambigue e illegali (il rapporto tra Shin e Layla/Reira in Nana).
A proposito di Nana, ci tengo a precisare che la versione italiana trasmessa da Mtv ha subito una adattamento pedestre (in particolare la c.d. 2nd season), molte puntate perdono di efficacia e senso per via dei dialoghi storpiati, la puntata 44 ha anche subito un taglio video: è stata rimossa una scena di sesso (solo accennato) tra Nana e Ren e, per quanto riguarda i dialoghi, i più storpiati sono quelli di Shin e Reira.
IL TRADIMENTO
La seconda scoperta è stata la peggiore: per persone abituate a fidarsi di questo canale, avendo avuto per anni prova della sua serietà, scoprire che le censure in Black Lagoon furono chieste espressamente da Mtv fu una batosta.
Fummo, infatti, informati, da un responsabile Panini, che la rete stessa aveva richiesto un adattamento che limasse i toni eccessivi: costui, insieme ad una signorina interna ad Mtv (la quale si è occupata delle censure e si dichiara appassionata di anime, scrivendoci su addirittura un libro, mi chiedo come dorma la notte), ha lavorato all’adattamento-storpiamento di BL, perché esso rispondesse ai criteri del regolamento interno della rete sui contenuti da trasmettere. Non avendo a disposizione le mail originali dell’informatore non posso fare nomi, ma si può dire che è la corrispondente emmetiviana di A.V. Manera.
IL MARTEDI' E' MTV ANIME NIGHT!
Così stanno le cose. Queste notizie hanno suscitato diverse reazioni: alcuni, un po’ più estremisti e puristi, hanno preso molto male la cosa, inveendo fortemente contro lo scandalo, altri, più moderati ( tra cui io), non ne hanno fatto un dramma, forse più per abitudine, consci della possibilità di godersi in altri modi le produzioni giapponesi. Ho cercato di riportare ciò che so nel modo più obiettivo possibile (anche se in qualche punto sarò stato sicuramente più partecipe XD), di modo che possiate voi stessi trarre le conclusioni senza influenze.
Buona lettura e, nonostante tutto, il martedì sera è ancora Mtv (censored) anime night!
Fonte:
Il Bazar di Mari